Elucubrazioni mentali di un fotoreporter italiano distratto. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica nè può considerarsi un prodotto editoriale (L.n.62/2001).Le fotografie contenute in questo blog si intendendono a puro carattere rappresentativo/divulgativo e senza alcun fine di lucro. Le stesse cosi come i testi sono coperti da copyright dell'autore. Ogni violazione priva di esplicito consenso sarà incoata nei termini di legge.
14 commenti:
Ah! Tango! Che bella coppia!
un tango appassionato.....
buona giornata...........kissssss
il ballo, fascino eterno. il ballerino sa il fatto suo....che invidia.
ciao simona
Grazie di esserci, un abbraccio primaverile!!!!
Tango della mia terra!
Grazie Maurizio! bella postale ! :)
Abbraccio, mio amico!
bacione!
Bella imagem!
A música e dança...amo!
Bacio, Morris!
Ehhhhhh sei cascato sul tango alla fine :-D Perchè non vieni qualche volte agli eventi della mia associazione, potresti fare qualche scatto :-)
adoro il tango...mi piacerebbe tanto imparare a ballarlo..un abbraccio
Fortunato lui. O lei?!? :O)
Buon pomeriggio, Maurizio.
mi piacerebbe saper ballare così il tango...
Tango,
un passaggio di emozioni
fra due anime che neppure si conoscono
lilly
Che bella foto! Racconta una storia...
Mi fa pensare alla prima volta che entrai a Place des Vosges a Parigi. E' una piazza bellissima con un'acustica straordinaria.
Era sera tardi, le gallerie d'arte erano già chiuse e la piazza era praticamente deserta. Passato l'arco ed entrata nella piazza sentii all'altro angolo una musica struggente, un tango. Mi avvicinai e trovai un piccolo musicista che suonava la fisarmonica seduto a uno sgabello e due passanti che si erano messi a ballare su quelle note. In quella cornice così suggestiva, con le luci gialle dei lampioni che si riflettevano sui mattoni rossi dei palazzi avevo la sensazione di vivere in un sogno... una proiezione di quella poesia che si respira a volte in questa città...
Ti sarebbe piaciuto.
Buonanotte.
Ero appoggiata al legno della sala. Sentivo le doghe nelle spalle nude. Sorridevo vedendo la gente danzare. Divinamente. Non mi sentivo all'altezza di poter muovere un passo, io che ballo per diletto, portata dal cuore.
Si avvicinò, mi prese la mano, mi roteò intorno, nella dolce sfida del tango. Argentino.
La fascia stretta alla vita, la mia gonna nera, lunga a pieghe. E il tango.
"Chiudi gli occhi" sussurrò. Lo feci e mi abbandonai. Quando riaprii gli occhi alla fine della musica, eravamo in mezzo alla pista. Da soli. Solo noi.
La gente era ferma ai lati e guardava incredula, la passione muoversi sulle gambe, il sentimento trasudare dalla pelle.
Piansi. Mi abbracciò stretta.
"Buena Vida" ...
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