Come onde del mare veniamo e torniamo nella vita delle altre persone.
Si può così scegliere se essere porto o marea.
A volte si sceglie di essere diversi da persona a persona,
a volte entrambi.
L'importante è il nostro muovere,
il continuo battere e rientrare che rende vivi i nostri attimi.
Non scorderò mai il tuo porto così accogliente che mi sentii subito a casa.
Non scorderò la paura di sentirmi una fra tante
e la mia follia nelle tue parole.
Ma forse gli amori più sentiti sono quelli più sofferti,
dove metti in gioco cuore ed emozioni.
E li lasci andare come le onde e non hai bisogno di altro
se queste vengono accolte come porto.
Ma per due mari come noi, non c'è pace alcuna di incontro,
solo una fusione di acque che abbracciandosi mitigano i nostri esseri.
Non desidero divenire altrimenti per te.
Tu mare e io mare, tu in tempesta e io nel mio aspettare.
Tu nella mia follia e io nel vagare.
Ci incontreremo ancora, mia sospirata marea.
Andavo per la vita a cercar perdonomi dispersi nel mare della ragione dove calma non seppi trovare
dove vele al vento lasciai andare e m'abbandonai a Dio per pregare..Ne ebbi forza e tra le intemperie riuscii a sognare
a specchiarmi nel tuo mare dove il cielo riflette i tuoi occhie di memorie non ho pescato invano
ho atteso te all'orizzonte.. ogni alba che tra le onde ancora continuo a sperareche le tempeste lascino te da raccontare,
ed io a morire..