Cosi facevo che notte non passava
tra i tuoi sguardi forti e il tuo mare che ondeggiava.
Cosi facevo che freni non cercavi
e a pugni chiusi lenzuolo lasciavi.
Cosi facevi aspettando l'alba dai mille colori
che d'amore ne avevo baci.
Cosi facevo stretto a te tra le stelle
che scendevano sulla pelle
e mani non passava che tatto cercava.
Cosi facevo che occhi non avevo
che per guardarti e morire ancora sognarti
4 commenti:
Bellissima, Maurizio, non ho altri aggettivi o attributi da dare alla poesia e alla bellezza delle tue parole.
Esisterà un tempo e un luogo, dove le ore non scorrono e dove il tuo odore non svanisce. Deve esistere quel luogo, devo trovarlo.
Devo far si poi che ci si possa trovare assieme lo stesso attimo per rendere il tutto così eterno.
Poter respirare solo per un momento tutto quello che desideriamo e poi nasconderlo nell'angolo più segreto e morbido del nostro cuore.
Per poterlo tirare fuori quando ho bisogno di te, per poterlo accarezzare quando hai bisogno di me.
Ma per fare questo, dobbiamo trovare quel luogo, quel momento da rendere eterno. E per fare questo si deve credere che tutto sia possibile. Anche l'impossibile.
Ti ringrazio sempre Lilly, sei molto gentile: io cerco di dare colore con le parole li dove le foto, colore non hanno. Poi basta poco per essere felici anche una semplice emozione.
Ciao
Dove la brezza della mia pazzia incontra l'allegria, in un tempo fuori dal nostro tempo in cui l'attimo non svanisce sotto gli occhi ed il sorriso non va via, dove i vuoti si riempiono d'armonia li mi trovo seduto ad aspettarti tra le nuvole dei miei pensieri a guardar le mie mani che cercano nel cielo momenti di te. Dove le mani si toccano tutto passa d'eterno, senza nessun perchè.
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