Cartata di resche - UIFPW08
giovedì 22 ottobre 2009
Capitolo 27
Capitolo 27
Fece in fretta. Raccolse le sue cose con calma, guardò l’orologio, le 14,00 prese la borsa fotografica e prese la metrò. Non era certo dei suoi pensieri, non era forse convinto delle scelte, ma una cosa lo affascinava, l’entusiasmo della vita. Correva lo sguardo attraverso il vetro e nulla capiva se non l’immaginario della sua storia, spavaldo, siero sincero e falso.
Le immagini, il panorama non emozionavano la sua mente, continuava a vedere oltre il vetro del finestrino smarrito, fisso, attonito in silenzio. Il treno correva ma il tempo non passava mai.
Voleva già essere la, voleva e lo desiderava, la tra le montagne a cinque gradi di temperatura e lui con la camicia con le maniche corte a cantar vittoria. Lui ad essere presente, Io c’ero, Io sono qua.
Continuava a percepire quel senso di libertà che quasi aveva dimenticato, chiudeva gli occhi e si ritrovava su una collina con le braccia aperte con il vento in faccia a volare. Fu distratto dalla fermata presso l’aeroporto e nella distrazione fece fatica a tornare con i piedi per terra ma doveva partire, Raccolse le sue cose e in un baleno si trovò seduto ad attendere l’aereo, continuava a guardare l’orologio elettronico nel cartellone dei voli e l’orologio, come aspettasse un figlio, una vincita, un amore. (segue..)
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6 commenti:
bellissima foto!
Thanx for your comment!!
i think you is the Master of taken good photoes..I adore you!!! :):):)
Mi ci vedo molto in questo racconto...il mio volo a braccia aperte...la montagna...l'attesa...il treno...l'aereo...ma manca qualcosa...sempre la stessa!
Maurizio,mi sento persa...sono giorni che mi sento così,incidenti di percorso che turbano la mia quiete...vorrei prendere quel treno per arrivare a destinazione dove cè un'aereo che m'aspetta.Ti abbraccio forte...ti voglio bene.
Grazie Francesca.Ciao
Thanks Anita..
Questo racconto non finirà mai..Ti abbraccio forte Giuseppina.
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