Cartata di resche - UIFPW08

giovedì 25 settembre 2008

Le reti del potere

E' da ritenere che tali rapporti di affari con soggetti legati all’organizzazione abbiano quantomeno legittimato agli occhi degli “uomini d’onore” l’idea che Berlusconi e Dell’Utri potessero divenire interlocutori privilegiati di“cosa nostra”.
A ciò si aggiunga che altri soggetti comunque legati al gruppo Fininvest avevano intrattenuto rapporti di affari con personaggi di “cosa nostra” . Infine il gruppo Fininvest, nella sua progressiva espansione nel settore televisivo, incorporò tra l’aprile e il novembre del 1991 ben cinque società che avevano sede a Palermo (“Rete Sicilia s.r.l.”, la già citata “Sicilia Televisiva s.p.a”, “Sicil Tele s.r.l.”, “Trinacria TV s.r.l.”, “CRT Sicilia Color s.r.l.”;; la circostanza rende pure plausibile che “cosa nostra”, in quel periodo fortemente radicata sul territorio e certamente capace di condizionare le attività economiche in esso operanti, non rimanesse inerte dinanzi all’avanzare di una realtà imprenditoriale di quelle proporzioni, perlo più facente capo ad un gruppo nel quale si muovevano soggetti già considerati facilmente avvicinabili inforza di pregressi rapporti.

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