Tanto siamo lontani che provo a toccarti e non mi vedi neppure
non so se son le nuvole che ti fanno bella o è l'ombra di cio che ricordo
che albeggia sinfonie diverse di pioggia
come numeri dispari piantati a nudo diversi dallo zero
se bastava ascoltare il vento adesso lascio le finestre al destino.
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Cartata di resche - UIFPW08
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1 commento:
Ho sempre apprezzato l'asimmetria dei numeri dispari che hanno quell'elemento in più o in meno libero e disobbediente che come punta di diamante fora il cerchio perfetto dello zero in cui si è abituati a girare continuamente in tondo. Bellissima poesia Maurizio, buona domenica!
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