Elucubrazioni mentali di un fotoreporter italiano distratto. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica nè può considerarsi un prodotto editoriale (L.n.62/2001).Le fotografie contenute in questo blog si intendendono a puro carattere rappresentativo/divulgativo e senza alcun fine di lucro. Le stesse cosi come i testi sono coperti da copyright dell'autore. Ogni violazione priva di esplicito consenso sarà incoata nei termini di legge.
2 commenti:
Ricordo ancora il rumore dei miei passi. Scesi le scalette che davano al piccolo orto. Poggiai lo zaino a terra e presi il panino. Avevo camminato tanto. Ero stanca, affamata. Si avvicinò un frate dalla lunga barba e si sedette accanto a me. Io cercavo di scaldarmi contro il muro e lui, dietro gli occhi azzurri, sorrideva. Mi saldò. Rimanemmo a guardare il cielo, mentre la sera scendeva. "Tutte le sere il miracolo si rinnova" disse indicando il rosso cielo. Lo guardai annuendo. Era tardi, ero stanca. Chiesi un posto per poter dormire. Annui. Mi accucciai su me stessa e il giaccone così corto. Sentivo freddo alle gambe, ma ero così stanca che presi sonno. La mattina dopo dai mosaici delle finestre un caldo sole scaldava il mio viso. Accanto a me del pane e del latte. Caldo. Bevvi, sorrisi. Ringraziai quel Signore che sulla croce aveva vegliato il mio sonno. Avevo dormito ai suoi piedi. Ripresi lo zaino e mi fermai ad ascoltare nuovamente i miei passi sulla pietra fredda, sotto le volte. Ritemprando il cuore, ripresi il cammino.
Andrò a cercare quel Dio di poche parole che al mio fianco stette ad aspettarmi..chiederò perdono tra la luce dei miei giorni...
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