Cartata di resche - UIFPW08
martedì 7 ottobre 2008
Volo radente e perizia collaudata
L'ammortizzatore consiste nell'emissione di obbligazioni che pagano un interesse pari al tasso Euribor a 3 mesi più un premio del 4,5% e che saranno convertibili in azioni Unicredit a 3,083 euro da parte dei sottoscrittori a loro scelta, mentre la banca le potrà convertire d'autorità solo dopo 7 anni se le quotazioni del titolo superassero i 4,6 euro. L'alternativa sarebbe stata un aumento di capitale classico, e cioè a sconto, contro cui avrebbe potuto insistere la speculazione, mentre così si blinda il prezzo. Perché obbligazioni così redditizie non vengano offerte in opzione ai soci? In realtà, questi bond, ricalcati su quelli preparati da Merrill Lynch per il Monte dei Paschi, non hanno scadenza, pagano la cedola solo se la banca eroga il dividendo e nel caso di fallimento vengono trattati come le azioni. Sono strumenti finanziari che concorrono al capitale e che la Banca d'Italia riserva a investitori, e i soci eccellenti di Unicredit che, dalle fondazioni bancarie ai libici, dai tedeschi di Allianz agli inglesi di Aviva, da Pesenti a Maramotti fino alla Regione Sicilia, si sono impegnati formalmente a ritirare queste speciali obbligazioni fino a 2,2 miliardi. La differenza, che potrà calare in seguito a nuove prenotazioni, viene coperta da tre nuovi azionisti: Mediobanca, Generali e De Agostini. In questa operazione Mediobanca dimostra la sua collaudata perizia nell'organizzare in 48 ore un'operazione complicata, che non salva Unicredito.
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