Cartata di resche - UIFPW08

giovedì 10 luglio 2008

Uno, nessuno e centomila.

Presidente,
Desidero esternarLe il diffuso malumore mediante il quale assolvo continuamente e legittimamente,
le pressanti lamentele della gente che ha espresso il vivo consenso alla comune partecipazione della vita di cittadino europeo per manifestarle vive e sincere preoccupazioni nella prossima mancanza di democrazia, di esternarLe le sincere preoccupazioni, nella carente azione di civiltà mediante la quale continuiamo ad assististere inoperosi ed impotenti alle manipolazione profuse della Sua "buona azione di governo" mediante continui e perseveranti interventi afferenti la diseguaglianza dei cittadini italiani di fronte alla legge utilizzando a proprio favore inevitabile e indifferibili mezzi di informazione al fine di strumento unico, il parlamento, per rendere tali strumenti idonei a salvaguardarLa, per la durata del Suo Mandato tanto quanto reitera la Sua volonta di lavorare serenamente per la Nazione, tanto quanto attiene alla sana e sincera opera di buon padre di famiglia nel venir incontro alle divergenti esigenze dei suoi italiani che con il Suo sacrosanto "dovere" personale.
Le primarie esigenze del Suo popolo, invocano a gran voce maggiore attenzione e comprensione., maggiore pluralismo e equità fiscale, migliori salari e pensioni autosufficienti, non venga meno Signor Presidente all'impegno con gli Italiani che lo hanno eletto, non ponga Sagunto ad una ulteriore sconfitta, in ragioni individuali di basso rilievo etico, ponga fede alla fede delle Sue parole e preservi la nostra Italia di Garibaldi e Giolitti nella purità mondiale della democrazia consegnando alla Giustizia onere e fortezza; non con le sole opere si fondano le idee ma anche con le buone azioni di libertà realmente acclamata.

Un Cittadino Europeo
Uno, Nessuno e Centomila.

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