Ci chiami d'aurora come vuoi
Porte che lasci alla luna, vuote
E portoni che cerchi da colorare l'angoscia
Sarànno di vento quelle parole che di notte conoscono il buio
Sarà ancora cercare e lasciar andare rimmel su un viso da dimenticare
La luna non ha nessuno, ha sempre il suo perché
L'ombra di un sorriso rubato stampato sarà un amico
Ma un'amico non è
In fondo al viale quel che fa male
Non ha il sapore di te ne ha quel sapore di caffè che..
Parla ancora di se.
Il tempo che nascondi ai confini
Mi trova nudo davanti la morale
Fantasmi di vergogne senza fiato
Non stanno più a guardare.
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2 commenti:
Caro Maurizio, mi piacciono questi tuoi versi scomposti!!!
Ciao e buona giornata oggi non è così caldo, un abbraccio e un sorriso:)
Tomaso
Bella. Mi ha fatto bene leggerti.
A presto!
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