Tu aspiravi ai fiori freschi da festa
desiderandone tanti come i mal di testa
Io aspiravo a qualcosa di diverso, di divino
Tu mi regalavi solo bottiglie di vino
Io sognavo le nuvole , belle, senza vergogna
Tu donavi ricordi eroici su Bologna
Amando correre da spregiudicata non ti fermavi a nessuna fermata
E ancora ci speri, ancora come ieri.
Arrivavi sempre dove e quando volevi ed anche oltre
Ho lasciato i dadi per un cielo pulito
Ti ho ritrovato tra i sogni come un mito.
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