Quei laghi lontani, quei mari vicini, non mi danno scelta.
Quella tregua iniqua da fare, quella voglia incerta di impazzire
alla lunga non canta ricordi da conservare:
i chiodi alle pareti, la luna vuota, l'abito da sposa da definire
le scarpe sul divano, il caffe da comprare
la strada spenta la genta fredda e quel tutti fermi da sfatare
lasciami star qui stanotte
il freddo non torna alle otto.
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1 commento:
Le parole di questo tuo testo mi hanno richiamato un film bellissimo (per me):"mine vaganti"
Buona giornata
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