Che amor domasti a vile prezzo del ristoro
cantandone al silenzio le gesta di tacito conforto
perseverando nell'avidita' costante quel senso di vita
che cielo piu non dona.
Che gusto aveva il profumo dell'oblio nascosto tra i desideri
a cui donare amore vile e finto ritegno dai colori unti del sesso e sogni
Dalle parabole andine e i letti facili ai rossetti perfetti e le gambe strette
Alle preghiere inermi e i sorrisi schietti
Dove e' finito l'amor sincero che tra il falso e il vero
Ti regalava il sorriso e il rispetto
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