Non avrei preferito contare le stelle perché tanto ne ero certo che mancavi tu.
Ho cercato di imbiancare la notte
con l'immaginazione salubre di un pianoforte scordato,
ma era tanta la rabbia di sentirmi nell'avvenire radioattivo
che ho limitato l'euforia frullando il neon della cucina a scarpate
sotto gli occhi basiti del mio gatto, scevro d'affetto e croccantini.
Cercherò di amarlo di più ascoltando i Cure.
2 commenti:
Bella e originalissima, con lo sfondo del terrore nucleare! Ciao, Arianna
Grazie Arianna sempre gentile te.
a presto
Ciao
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