Sai che di fango ne abbim mangiato parecchio,
e abbiamo strisciato tra le pallottole suonanti
che di casa non aveva ricordo..
Io andavo per la pace ed ho piantato coltelli
adesso sono alberi di platano tutti belli.
Non siamo uguali a nessuno
e siamo pronti a morire in prima linea senza indietreggiare.
Non siamo tutti uguali e continuiamo a sorridere
comunque pensando sempre al domani.
Non vi erano ne ci saranno bambole di porcellana,
ne figli di un Dio minore,
e nel silenzio sappiamo ancora piangere
senza far rumore.
7 commenti:
Davvero molto bella. Rende anche molto bene "l'ineguaglianza" che ormai campeggia vittoriosa ovunque.
A presto!
bellissima, complimenti! le tue parole mi sono arrivate sul serio... e credimi, non lo dico spesso. A presto :)
molto bella, l'hai scritta tu?
Maurizio i miei complimenti! E aggiungerei...menomale che siamo tutti diversi ed unici!
Ti ringrazio Spes. Questi sono ricordi indelebili che non si domenticano mai.
Hobina carissima ti ringrazio di cuore sei molto gentile. Sono lieto che le mie parole ti siano gradite, a presto,
Maurizio
Grazie Mara. Si come tutto cio che leggi sul blog.
Maurizio
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