Cartata di resche - UIFPW08

martedì 17 giugno 2008

Albergheria - La futile destrezza sociale utile alla fuga.......

Albergheria...un quartiere dove convivono tutte le contraddizioni di una città difficile ed in cui le politiche di demolizione, lo spostamento degli abitanti,i rientri o le permanenze di chi più facilmente si è adattato a vivere nel centro storio, i nuovi abitanti hanno profondamente mutato il tessuto di relazioni esistente tra le diverse composizioni sociali.Oggi nel 2008 aggravato dalla presenza massiccia di irregolari di tutte le nazioni.
Vi è poca comunicazione tra i nuovi e vecchi abitanti del quartiere: quelli più abbienti che abitano i vecchi palazzi in corso di ristrutturazioni avvolte precarie avvolte definitive. Per alcuni il quartiere è l'unico luogo possibile ma anche anche desiderabile se si modificassero le condizioni strutturali, per altri è una "moda". Vi abita una fascia di popolazione esclusa dalle condizioni minimali di cittadinanza a causa di materiali forme di deprivazione e povertà dove la "casa" spesso è monovano per sette persone formato garage.
Mancano i servizi primari e la viat è una lotta continua per la ricerca dell'acqua, del cibo per la sovravvivenza. E' altissimo il livello di degrado e di abbandono.L'ambiente sociale è cratterizzato da un'economia povera dove è alto il tasso di disoccupazione dove mediamente le famiglie vivono con un reddito ampiamente al di sotto della media. lo sfollamento del centro storico infine ha ulteriormente diminuito quantitativamente il peso delle famiglie in stato di garnde povertà tuttavia la condizione di chi non è andato via è rimasta invariata o addirittura peggiorata per via del fatto che costorno non avranno "quel minimo di destrezza sociale necessaria alla fuga".
Il persorso di vita è segnato da tappe prefissate: alle ragazze è il compito della cura familiare e della crescita dei fratelli minori con abbandono scolastico immediato, violenze, matrimonio precoce coabitazione con il nucleo familiare d'origine, passaggio di possesso dal padre al marito con destino incline alla sottomissione e alla violenza base di avvio alla prostituzione nonche allo spaccio di sostenze stupefacenti in un contesto di famiglia numerosa, reddito precario e disagio abitativo, nonche fame e povertà.
Ancor meno facile per i ragazzi pronti all'abbandono scolastico, alla socilizazzzione di strada, al lavoro minorile, avvio alla microcriminalità, matrimonio precoce, disoccupazione, miseria, lavoro precario furti, scippi, rapine, violenza alcolismo, bullismo, mafiosità sociale,alcolismo. tossicodipendenza e frequenti periodi di istituzionalità o in ospedale, per risse oppure in carcere a gurdare la sera il tetto della cella.

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