Dove metti le mani, trovi l'oro.
La memoria sprofonda nell'archeologia profuga del marmo
dove misure di amore facili al tatto non danno brutte impressioni
ma sono difficili da toccare.
Forse l'insistenza smuove fantasie imprevedibili infauste
che sforano la dignità senza paure come tasti di un pianoforte intonato
al volere, all'avere, al dirottare senza ansimare..
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