È inutile che continui a cercarmi tra i santi
Hai sempre i tuoi indifferibili e meno distanti
con le parole finte e le mani avanti.
Quanta meschina è la sorte giocata a dadi a sfidare la morte
A cercar menzogne dai rami corti a scherzare sul silenzio
che ormai poco attrae.
Il paradiso non è per gli imbecilli nè per le persone storte
Tanto hai sempre dove andare, sempre dove prendere e accettare
Sempre dove ricevere e non parlare.
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Cartata di resche - UIFPW08
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