Cartata di resche - UIFPW08

domenica 9 dicembre 2018

Lettera dal fronte

Lo so che quello che hai passato negli ultimi sei anni non è stato affatto semplice. Se è stata una passeggiata, allora hai camminato tra le fiamme dell’inferno. Ma è proprio per questo che devi continuare a camminare. Per darti almeno la possibilità di uscirne.
Il passato non può essere dimenticato, ma può essere superato. Tutto ciò che ti occorre è qualcuno che ti prenda per mano e ti aiuti a continuare il tuo percorso. E la mia mano è tesa perciò, ti prego, afferrala. Non c’è bisogno di girarsi indietro per vedere l’anoressia, parte di te la vedrà per sempre, vivrà sempre con te, la amerai sempre. Non è stata la miglior parte di te, ma è stata la depositaria di tutto ciò che avresti potuto essere e a cui hai deciso di opporti. Sappi che ti ammiro per il tuo coraggio.
Lo so che ogni tanto la superficie dell’acqua s’increspa. Non posso cancellare la disperazione dell’inferno vissuto sulla tua pelle. Tutte quelle sensazioni positive provate durante il periodo della restrizione, tutto il dolore dei ricoveri, tutta la fatica di vivere, tutto l’odore dell’odiata/amata morte che si avvicinava lentamente. Per tutta la vita, non riuscirò a cancellarlo da te.
Però… sono sempre fuggita via da te. Perdonami. Avrei voluto abbracciarti un po’ più a lungo. Sono ancora in tempo per rimediare?
Non aver paura. Voglio solo abbracciarti. Non con uno di quegli abbracci che stringono e che sembrano una trappola, ma abbracciarti con leggerezza, appena sfiorarti. Per riuscire a trattenerti senza stringerti.
Ti mostrerò cosa significa vivere per te stessa e non per gli altri e per quello che fanno e che dicono. Ti lascerò libera di piangere quando ne avrai voglia senza che tu debba vergognarti per questo o considerarlo un segno di debolezza. Ti starò vicina nei momenti più felici e soprattutto in quelli più difficili. Ti terrò per mano, e se cadi ti aiuterò a rialzarti.
Non sarò mai troppo impegnata per non sentire quello che hai da dirmi, mai troppo lontana da non raggiungerti se mi chiamerai. Non ti farò mai sentire sola, indesiderata o incompresa. Ti lascerò essere matura quando lo vorrai, e bambina quando ti servirà. Rispetterò ogni promessa che ti farò.
Ti pettinerò i capelli facendoti le trecce, ti canterò le canzoni che vorrai sentire, ti ascolterò quando avrai voglia di parlare. Non ti cancellerò e non ti lascerò mai più sola. Conto su di te.
Sei la cosa più importante per me… perché tu sei me.
UNDICIDUE

Nessun commento: