Troppe volte sono venuto a cercare il calore della tua mano
ho trovato solo braccia conserte e numeri da chiamare.
Troppe volte ho cercato comprensione e mi sono ritrovato in silenzio
a far compagnia alla ragione
dagli inganni del tuo tempo e i silenzi profondi di cemento.
Poche volte ho avuto soddisfazione andando contro mano
rasentanto pazzia e devozione, tra calze di seta e il buio di una abat-jour
ma non è follia, mi porto dietro carambole di emozioni infelici
dove mi accorgo di amare l'ignoto dalle radici
in una strada facile d'un mare inaridito
dove a parole è meglio avvicinare la bocca al dito.
Non hai saputo far di piu...nè hai saputo dar di piu..
amo Venezia senza occhiali.
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Cartata di resche - UIFPW08
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2 commenti:
Cara Maurizio, oggi leggo questi versi incrociati e lo vedo un po tristi!!!
Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Molto belli questi versi Mauro, fanno sembrare il ricordo reale e contemporaneamente immaginario.
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