Non ho un letto in affitto ne un temporale per bestemmiare
ne la poggia per star male, sono solo cieco e non posso guardare
cio che il tuo sorriso mi puo donare.
Quando il cielo mi faceva volare
non avevo ali per viaggiare ne biglietto da staccare
e mi bastava toccare per sentirmi in mezzo al mare.
Sapevo cantare e la voce mi faceva dimenticare
quelle poche amerezze che il buio continuava a regalare
come il rumore di un cuore solitario che non si voleva fermare.
Lasciate al silenzio l'ozio di morire.
(UNDICIDUE)
Cartata di resche - UIFPW08
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1 commento:
Una poesia toccante....la cecità occorre combatterla dentro di noi così da far brillare nuovamente il cammino. Buona vita a tutti e un mega abbraccio a te!
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