Generata da uno sfilacciamento di vento, figlia di una sua distrazione che già lui correva via, inseguendo o inseguito, senza voltarsi indietro, cosìcchè, lei, fu da subito orfana, incredula e vaneggiante, una rotondità stupita, troppo bianca per passare inosservata e sempre troppo centrale, troppo presente, troppo corporea.
Col passar del tempo eccola divenuta grassa, pesante, tumida, timidissima, come capita a chi non ha un vero passato ed un vero presente, eternamente sospesa e condannata all'attesa, come una suppellettile inutile di cui non si abbia davvero nessuna necessità.
Poi......poi è arrivato quel vento straniero che correva inseguito, o inseguendo e, lei, senza un vero motivo ha iniziato a correre con lui, ad aver piedi, ali, pinne o solo strisciare ma, sempre in movimento, finalmente propensa ad assecondare la sua propria natura.
Marilena
6 commenti:
Che dire Mau ..... sarei di parte.... Marilena è mia sorella!!!!
Un bacio a te ed uno a lei ed uno anche alla nuvola!
Dico solo una cosa...l'ho trovata semplicemente meravigliosa!!!::))
Dico solo una cosa...l'ho trovata semplicemente meravigliosa..::))
Bellissimo racconto. Brava Marilena!
Bella historia.
Un abrazo.
Nuvole che ritornano, a volte, con storie nuove.
A presto, Maurizio :)
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