Cartata di resche - UIFPW08

lunedì 14 luglio 2008

Promesse e menzogne

-Rilanciare lo sviluppo

Un nuovo fisco per le imprese;

Detassazione di straordinari, premi e incentivi legati a incrementi di produttività;
graduale e progressiva detassazione delle “tredicesime” o di una mensilità;
versamento IVA dovuto solo dopo il reale incasso della fattura;
rimborsi IVA in tempo commerciale (da 60 a 90 giorni), per lasciare liquidità nelle imprese;
eliminazione di adempimenti burocratici e fiscali superflui e costosi;
riforma degli studi di settore,
partendo dalle realtà economiche territoriali e coinvolgendo anche i Comuni;
graduale e progressiva abolizione dell’IRAP,
a partire dall’abolizione dell’IRAP sul costo del lavoro e sulle perdite;
graduale e progressiva riduzione dell’IVA sul turismo.

Infrastrutture, nuove fonti di energia e telecomunicazioni;
Rilancio e rifinanziamento della “Legge Obiettivo” e delle Grandi Opere con priorità alle Pedemontane lombarda e veneta, al Ponte sullo Stretto di Messina e all’Alta velocità ferroviaria;
coinvolgimento delle piccole e medie imprese di costruzione
nella realizzazione delle Grandi Opere;
promozione e incentivazione della raccolta differenziata e della realizzazione di termovalorizzatori per lo smaltimento dei rifiuti solidiurbani nelle regioni deficitarie;
rilancio del trasporto aereo,
con la valorizzazione e lo sviluppo degli “Hub” di Malpensa e di Fiumicino;
partecipazione ai progetti europei di energia nucleare di ultima generazione;
incentivi alla diversificazione, alla cogenerazione, all’uso efficiente di energia,
alle fonti rinnovabili: dal solare al geotermico, dall’eolico alle biomasse,
ai rifiuti urbani e all’idroelettrico;
realizzazione dei rigassificatori già autorizzati; diversificazione del funzionamento degli impianti elettrici ad olio combustibile attraverso il ricorso al carbone pulito;
completamento del processo di liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni e diffusione della larga banda su tutto il territorio nazionale;
regole europee nel settore dei media: pluralismo e concorrenza, valorizzazione delle produzioni europee, completamento del passaggio alla tecnologia digitale

Lavoro;
Incremento delle tutele, delle garanzie e dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro
anche attraverso incentivi per le imprese;
obiettivo della piena occupazione per trasformare la flessibilità di ingresso nel mondo del lavoro in opportunità di stabilità del rapporto e di crescita professionale, eliminando alla radice il fenomeno della precarietà;
attuazione della Legge Biagi per incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e per realizzare una maggiore inclusione nel mercato del lavoro di giovani, donne, anziani e disabili;
riforma degli ammortizzatori sociali secondo i principi contenuti nel “Libro Bianco” del professor Marco Biagi;
completamento della “Borsa lavoro” per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Liberalizzazioni;
Liberalizzazione dei servizi privati e pubblici per migliorare il rapporto qualità/prezzo
a favore dei consumatori a partire dal carico delle bollette;
liquidazione delle società pubbliche non essenziali;
difesa dei consumatori generalizzando e rafforzando il principio di “portabilità” dei rapporti con le banche;

Sostegno al “made in Italy”;
Interventi sull’Unione Europea per ridurre la regolamentazione comunitaria,
per difendere la nostra produzione,
contro la concorrenza asimmetrica che viene dall’Asia;
sperimentazione della certificazione obbligatoria del “Made in Italy”;
legge sui distretti industriali, sulle filiere produttive e sulle reti d’imprese;
sviluppo dell’agricoltura: salvaguardia degli interessi italiani in Europa,
difesa e valorizzazione del prodotto italiano
mediante l’indicazione obbligatoria dell’origine geografica,
contenimento dei costi di produzione (anche con la stabilizzazione del regime fiscale e previdenziale agricolo), valorizzazione dei prodotti tipici,
riduzione dei passaggi dal campo alla tavola dei prodotti agricoli,
diffusione di mercati gestiti direttamente dai produttori agricoli

Riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Sviluppo del piano di riorganizzazione e di digitalizzazione della pubblica amministrazione
per raggiungere i seguenti obiettivi: considerevoli risparmi nel costo dello Stato,
accesso dei cittadini agli uffici pubblici per via telematica,
maggiore trasparenza e certezza delle procedure;
passaggio dall’archiviazione cartacea a quella digitale

-Sostenere la famiglia meno tasse
Totale eliminazione dell’ICI sulla prima casa, senza oneri per i Comuni;
graduale e progressiva introduzione del “quoziente familiare”
che tiene conto della composizione del nucleo familiare;
abolizione delle tasse sulle successioni
e sulle donazioni reintrodotte dal governo Prodi;
graduale e progressiva diminuzione della pressione fiscale
sotto il 40% del prodotto interno lordo in attuazione dei principi contenuti nella Legge delega
per la riforma fiscale del governo berlusconi;
graduale e progressiva tassazione separata dei redditi da locazione;
rilevazione sul territorio dei redditi delle abitazioni, ai fini della formazione del catasto;
rafforzamento delle misure di contrasto all’evasione fiscale

una casa per tutti
“Piano casa” per costruire alloggi per i giovani e per le famiglie
che ancora non dispongono di una casa in proprietà
attraverso lo scambio tra proprietà dei terreni e concessioni di edificabilità.
Ogni Regione determinerà i criteri di assegnazione su cui costruire le graduatorie;
piano di riscatto concordato con le Regioni a favore degli inquilini di alloggi pubblici;
riduzione del costo dei mutui bancari delle famiglie,
rendendone conveniente la ristrutturazione da parte delle banche;
graduale e progressiva detassazione degli investimenti in riscaldamento e difesa termica
delle abitazioni e degli investimenti per la costruzione nelle città
di nuovi posti-auto sotterranei;
fondo pubblico di garanzia per i mutui contratti dai condomini
per le opere di manutenzione e/o ristrutturazione;
stabilizzazione delle norme fiscali (IVA + Imposte dirette) sui lavori di ristrutturazione edilizia;
“Legge Obiettivo” per i quartieri svantaggiati e le periferie delle grandi aree metropolitane,
con agevolazioni agli interventi di riqualificazione urbana e il finanziamento di progetti infrastrutturali

migliori servizi sociali
Reintroduzione del “bonus bebé” per sostenere la natalità;
graduale e progressiva riduzione dell’IVA su latte, alimenti e prodotti per l’infanzia;
sostegno alle famiglie per una effettiva libertà di scelta educativa
tra scuola pubblica e scuola privata;
assegnazione di libri di scuola gratuiti per le famiglie meno agiate,
estesa fino al 18° anno di età per garantire il diritto/dovere all’istruzione;
prosecuzione del piano di investimenti in asili aziendali e sociali,
attraverso fondi pubblici e detassazioni;
graduale e progressivo aumento delle pensioni più basse;
rafforzamento della previdenza complementare
e avvio sperimentale di nuove mutue sociali e sanitarie;
attuazione del piano straordinario per le persone non autosufficienti
(disabili, anziani, malati gravi) di concerto con il mondo delle autonomie
e del privato sociale;
utilizzo delle Poste italiane per servizi sociali a domicilio,
a favore dei cittadini in coordinamento con i Comuni;
stabilizzazione del “cinque per mille” e sua applicazione a favore di volontariato,
non-profit, terzo settore, ricerca;
revisione del sistema di assistenza sociale in base al principio di sussidiarietà,
dando un maggior ruolo ai Comuni e garantendo la libertà di scelta
tra i vari servizi offerti dal pubblico, dal privato e dal privato sociale;
riforma del libro primo del Codice Civile, per riconoscere il ruolo fondamentale assunto nella nostra società dal “terzo settore”;
rilancio del ruolo di prevenzione e di assistenza dei consultori pubblici e privati e,
d’intesa con le Regioni, individuazione delle risorse finanziarie necessarie a garantire
credibili alternative all’aborto per la gestante in difficoltà;
esclusione di ogni ipotesi di leggi che permettano o comunque favoriscano pratiche mediche assimilabili all’eutanasia.

mettere i giovani in condizione di costruire il loro futuro
Sperimentazione di un periodo “no tax” per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali dei giovani;
introduzione di un credito d’imposta per le imprese che assumono giovani e che trasformano contratti temporanei in contratti a tempo indeterminato;
“bonus locazioni” per aiutare le giovani coppie e i meno abbienti a sostenere l’onere degli affitti;
garanzie pubbliche per i “prestiti d’onore” e per il finanziamento d’avvio a favore di giovani che iniziano la loro attività di impresa;
graduale progressiva totalizzazione dei periodi contributivi;
ripresa in ogni settore di attività del sistema delle mutue che, con sostegno pubblico e privato, garantiscano ai giovani assistenza sociale e sanitaria in caso di non lavoro e di bisogno, sul modello storico delle “Casse edili”.

-Più sicurezza,

Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza;
maggiore presenza sul territorio delle forze dell’ordine
ed incremento della polizia di prossimità, dei poliziotti e dei carabinieri di quartiere
per rafforzare la prevenzione dei “reati diffusi”
(furto in appartamento, furto d’auto, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, etc);
incentivi per installazioni di sistemi di sicurezza nei pubblici esercizi;
iniziativa del Governo italiano in sede di Unione Europea affinché non si attuino più sanatorie indiscriminate per i clandestini;
apertura di nuovi Centri di permanenza temporanea per l’identificazione e l’espulsione dei clandestini;
contrasto dell’immigrazione clandestina,
attraverso la collaborazione tra governi europei e con i paesi di origine e transito degli immigrati;
contrasto all’insediamento abusivo di nomadi e allontanamento di tutti coloro che risultino privi di mezzi di sostentamento legali e di regolare residenza;
precedenza per l’immigrazione regolare ai lavoratori dei paesi
che garantiscono la reciprocità dei diritti, impediscono la partenza di clandestini dal proprio territorio e accettino programmi comuni di formazione professionale negli stessi paesi;
conferma del collegamento stabilito nella Legge Bossi-Fini fra permesso di soggiorno e contratto di lavoro e contrasto allo sfruttamento illegale del lavoro degli immigrati;
incentivi alle associazioni, alle scuole e agli oratori per la conoscenza della lingua,
della cultura e delle leggi italiane da parte degli immigrati;
lotta al terrorismo interno ed internazionale, anche attraverso lo stretto controllo dei centri collegati alla predicazione fondamentalista;
tutela dell’ordine pubblico dagli attacchi alla legalità dei vari “disobbedienti” e aumento delle pene per i reati di violenza contro le forze dell’ordine.

più giustizia

Perfezionamento dell’azione intrapresa nella legislatura 2001/2006
con il completamento della riforma dei codici, la definitiva razionalizzazione delle leggi esistenti e l’attuazione dei principi enunciati dalle sentenze della Corte Costituzionale,
non ancora trasposti in atti legislativi;
attuazione dei principi costituzionali del giusto processo per una maggiore tutela delle vittime e degli indagati;
aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell’allocazione delle risorse: più razionalità nelle spese, più investimenti nell’amministrazione della giustizia quotidiana, a partire dalla giustizia civile;
garanzia della certezza della pena, con la previsioneche i condannati con sentenza definitiva scontino effettivamente la pena inflitta
ed esclusione degli sconti di pena per i recidivi eper chi abbia commesso reati di particolare gravità e di allarme sociale;inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne;gratuito patrocinio a favore delle vittime; istituzione del Tribunaledella famiglia, per garantire i diritti fondamentali dei componentidel nucleo familiare;
costruzione di nuove carceri e ristrutturazione di quelle esistenti;
rafforzamento della distinzione delle funzioni nella magistratura,
come avviene in tutti i paesi europei;
confronto con gli operatori della giustizia per una riforma di ancor maggiore garanzia per i cittadini, che riconsideri l’organizzazione della magistratura, in attuazione dei principi costituzionali;
limitazione dell’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati più gravi; divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione;
riforma della normativa anche costituzionale in tema di responsabilità penale,
civile e disciplinare dei magistrati, al fine di aumentare le garanzie per i cittadini;
completamento della riforma del Codice di Procedura Civile con snellimento dei tempi di definizione ed incentivi alle procedure extra giudiziali.

-I servizi ai cittadini
Sanità.
completamento del piano del Governo Berlusconi per l’eliminazione delle liste d’attesa;
incentivazione del rinnovamento tecnologico delle strutture ospedaliere e della realizzazione di nuove strutture, in particolare al Sud, in accordo con le Regioni;
trasparenza nella scelta dei manager nelle aziende pubbliche sanitarie, con graduatorie che valorizzino il merito e la qualificazione professionale;
riforma della Legge 180 del 1978 in particolare per ciò che concerne il trattamento sanitario obbligatorio dei disturbati psichici;
attuazione della legge contro le droghe e potenziamento dei presidi pubblici e privati di prevenzione e di recupero dalle tossicodipendenze.

Scuola Università ricerca e cultura

Ripresa nella scuola, per gli alunni e per gli insegnanti, delle “3 i”: inglese, impresa, informatica;
difesa del nostro patrimonio linguistico, delle nostre tradizioni e delle nostre culture anche per favorire l’integrazione degli stranieri;
attuazione per la prima volta in Italia del disposto dell’articolo 34 della Costituzione: “I capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”;
commisurazione degli aumenti retributivi a criteri meritocratici con riconoscimenti agli insegnanti più preparati e più impegnati;
libera, graduale e progressiva trasformazione delle Università in Fondazioni associative, aperte ai contributi dei territori, della società civile e delle imprese, garantendo a tutti il diritto allo studio;
rafforzamento della competizione tra atenei, premiando qualità e risultati;
realizzazione dei “Fondi dei fondi” per finanziare gli investimenti in ricerca sul modello di quanto realizzato in Francia;
inserimento graduale e progressivo della detassazione degli utili reinvestiti in ricerca ed innovazione tecnologica;
legge quadro per lo spettacolo dal vivo (teatro, musica, danza) e per promuovere la creatività italiana in tutti i campi dello spettacolo, dell’arte e della multimedialità;
promozione delle “cittadelle della cultura e della ricerca”, con il concorso del pubblico e dei privati, per lo studio delle eccellenze italiane e lo sviluppo di piani e strategie per la valorizzazione delle produzioni tradizionali.
AMBIENTE

Introduzione della destinazione di un “5 per mille” per l’ambiente;
legge obiettivo per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e la tutela del paesaggio, nel rispetto delle autonomie territoriali, attraverso la demolizione degli ecomostri e il risanamento degli scempi arrecati al paesaggio italiano;
promozione di azioni coordinate di valorizzazione del territorio attraverso la programmazione negoziata con le Regioni, anche per ottimizzare l’utilizzo dei fondi europei relativi ai beni culturali e al recupero dei centri storici;
realizzazione di strumenti di tutela del suolo e delle acque per una razionalizzazione della gestione delle risorse e per la prevenzione dei disastri idrogeologici, fatte salve le competenze regionali;
aggiornamento della Legge 157/92 secondo gli indirizzi europei in materia di attività venatoria.

-Il Sud


Piano decennale straordinario concordato con le Regioni per il potenziamento, completamento e realizzazione delle infrastrutture:porti, reti stradali e autostradali, alta capacità ferroviaria, Ponte sullo stretto, in modo da formare un sistema logistico integrato;
creazione di zone e porti franchi;
“Leggi Obiettivo” speciali concentrate su turismo e beni culturali, agroalimentare e risorse idriche, infrastrutture e logistica, poli di eccellenza per la ricerca e l’innovazione;
realizzazione di un piano strategico di riconversione dell’industria chimica pesante (impianti petrolchimici e centrali termoelettriche) ispirato alle nuove tecnologie;
pieno e tempestivo utilizzo dei fondi comunitari attraverso nuove intese istituzionali di programma;
realizzazione della Banca del Sud secondo il progetto del Governo Berlusconi;
federalismo fiscale solidale e misure di fiscalità di sviluppo (fiscalità compensativa) a favore delle aree svantaggiate;
contrasto alla criminalità organizzata; piano di emergenza per la sicurezza e la legalità.

-Il federalismo

attuazione al disposto dell’articolo 119 della Costituzione, assegnando agli enti territoriali le più idonee fonti di finanziamento, trovando il giusto equilibrio tra autonomia, equità ed efficienza;
approvazione, a tal fine, da parte del Parlamento della proposta di legge “Nuove norme per l’attuazione dell’art. 119 della Costituzione”, adottata dal Consiglio Regionale della Lombardia il 19 giugno 2007;
garanzia della massima trasparenza ed efficienza nelle decisioni di entrata e di spesa, così da permettere il controllo della collettività sulle politiche fiscali e di spesa delle amministrazioni locali;
garanzia che la perequazione riduca ma non annulli le differenze di capacità fiscale, fermo il principio costituzionale di giusto equilibrio tra solidarietà ed efficienza, premiando i comportamenti finanziari virtuosi e le regioni con una minore evasione fiscale.

-Un piano straordinario di finanza pubblica

In parallelo a questi interventi di carattere ordinario, pensiamo comunque che sia possibile e necessario un piano di ristrutturazione straordinaria della nostra finanza pubblica.Un piano articolato come segue.Dentro la struttura della nostra finanza pubblica, come si è via viaformata in questi ultimi trenta anni, noi vediamo emergere 5 punticaratteristici essenziali:
a) l’attivo è superiore al passivo.Il patrimonio pubblico (circa 1.800 miliardi di euro) è in specie superiore al debito pubblico (circa 1.500 miliardi di euro);
b) tutto il passivo è collocato come debito pubblico sul mercato, mentre la parte di attivo che potrebbe essere collocata e valorizzata sul mercato, fatta da azioni, aziende, immobili, crediti, diritti di concessione, etc. (fino al 40% del totale, fino a circa 700 miliardi di euro) è ancora in mano pubblica;
c) simmetricamente, il grosso del risparmio privato è direttamente ed indirettamente investito in passività (ed in specie in titoli del debito pubblico) e non in attività;
d) mentre quasi tutto il debito pubblico è del governo centrale (dello Stato), il grosso del patrimonio pubblico che può essere collocato e valorizzato sul mercato -circa i due terzi del totale- è dei governi locali (Regioni, Province, Comuni). Da ultimo, mentre il governo centrale (lo Stato) tende a privatizzare, molti Governi locali seguono il processo opposto tendendo a pubblicizzare;
e) mentre quasi tutto il prelievo fiscale è centrale (dello Stato), la parte crescente della spesa pubblica discrezionale è locale (di Regioni, Province, Comuni).La nostra proposta è un grande e libero patto tra Stato, Regioni,Province, Comuni, risparmiatori ed investitori.Un patto che:- realizzi il federalismo fiscale solidale, di cui all’art.119 della Costituzione;- riduca il debito dello Stato, immettendo sul mercato una quota corrispondente di patrimonio pubblico, offrendo a risparmiatori ed operatori economici maggiori e migliori opportunità di investimento.

Gli effetti finali attesi sono:
la riduzione del debito pubblico;
un minore costo del debito pubblico residuo; una maggiore trasparenza, una maggiore responsabilità ed efficienza della spesa pubblica;
la riorganizzazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione,il rilancio dell’economia.

Nessun commento: