Cartata di resche - UIFPW08

mercoledì 16 luglio 2008

Democrazia e potere

Era di venerdì, forse di certo era il 29 marzo il giorno in cui è convocato il Consiglio di Amministrazione del Banco di Roma. Ma gia nei mesi precedenti erano piovute sul vice presidente Massimo Spada e sull'amministratore delegato Danilo Ciulli, forti direttive dagli autorevoli ministri Fanfani e Andreotti sulla nomina di "tale" avv. Mario Barone, responsabile del settore estero della banca ed amico intimo di Sindona, nonchè uomo di fiducia della DC, a nuovo Amministratore Delegato per ottenere un modico versamento di alcuni miliardi da parte del finanziere siciliano.

Ai due dirigenti non va di dimettersi dalle rispettive cariche in quanto le decisioni erano proprio del Consiglio di Amministrazione e non da alcuni policiti della "Democrazia" Nazionale.
Vittorino Veronesi, presidente del Banco di Roma ricevette qualche giorno prima una strana telefonata di Fanfani, che lo invitala al suo studio in Roma. Presentatosi al politico nazionale si sorbì l'ordine di nomina del fedelissino avv. Barone. Preoccipato il Presidente insieme a Ferdinando Ventriglia , consigliere di Ammministrazione e uomo di Colombo, si recano da Andreotti del disperato tentativo di ripristinare la legalità, ma l' onorevole fù irremovibile "mantengo la candidatura di Barone".
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It was Friday, perhaps certainly was on March 29 the day it convened the Board of Directors of Banco di Roma. But already in the preceding months were piovute the vice president Massimo Spada and sull'amministratore delegate Danilo Ciulli, strong directives from authoritative ministers Fanfani and Andreotti on the appointment of "this" adv. Mario Barone, head of department of foreign bank and close friend of Sindona, and a man of confidence DC, a new CEO to get a modest payment of several billion by the Sicilian financier. For the two leaders should not be to resign from their posts since the decisions were proper to the Board of Directors and not by some policiti of "Democracy" National Assembly. Vittorino Veronesi, president of Banco di Roma received a few days before a strange call from Fanfani, who invitala to his studio in Rome. Presentatosi to national political sorbì the order of appointment of fedelissino adv. Baron. Preoccipato together with the President Ferdinand Ventriglia, adviser to Ammministrazione and man of Colombo, travelling by Andreotti, desperate attempt to restore legality, but 'Mrs was adamant "maintain the candidacy of Baron."

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